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All’inizio degli anni ’90 Alfonso Arpino, mentre i suoi concittadini abbandonavano le ripide terre a favore della più comoda città, decide di realizzare un vecchio sogno, quello di coltivare la terra e in particolare, la vite. Da medico impara a fare l’agricoltore, ascoltando storie ed esperienze di vecchi contadini. Sceglie fin da subito di rispettare la terra e restaurare i vari fazzoletti di terra dislocati nel territorio di Tramonti alle spalle della Costiera Amalfitana, un paese costituito da tredici borgate, ognuna con la propria chiesa e piazza, sparse lungo 24km con alle spalle le cime dei Monti Lattari. I venti che provengono dal mare e dalle montagne creano un microclima unico per le colture, in particolare per la vite che segue regole antichissime. L’impianto delle viti è a raggiera, un intreccio mirabile di pali di castagno e viti secondo il metodo etrusco-romano. Molte viti, ultracentenari, sopravvissute alle epidemie di filossera e allevati a piede franco e si riproducono ancora per propaggine. I terreni dei vari appezzamenti sono costituiti da diversi tipi di terra, in alcuni si trova terra, dalla argillosa e rossa vulpegna, alla cenere di origine vulcanica.
Il Rosato nasce da uve Tintore e Moscio, la fermentazione avviene nelle vasche di acciaio e affina nelle stesse vasche. Si presenta con un colore rosato cristallino e limpido. Al naso si sviluppano profumi delicati di frutta, in particolare ciliegia e fragola, ed erbe aromatiche. La bocca è dritta, sapida e minerale sostenuta da una piacevolissima acidità.
Cantina | |
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Abbinamenti | Primi piatti di pesce – involtini di pesce – aperitivi – formaggi freschi |
Vitigni | |
Regione | Campania |
Gradazione | |
Agricoltura |